Itinerario 7 - Gruppo Alpini Roncegno

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Itinerario 7

La 1a G.M.

TUTTI I TESTI E LE CARTINE SONO TRATTI DAL LIBRO
"ITINERARI DELLA GRANDE GUERRA IN VALSUGANA ORIENTALE E TESINO"
DI LUCA GIROTTO E FRANCO GIOPPI


7° Nel cuore dei Lagorai:
Col San Giovanni, Passo Cinque Croci e Cima Socede



Una visita al Col San Giovanni, con gli adiacenti Passo Cinque Croci e Cima Socede, è alla portata anche dell'escursionista più pigro. Risaliti in automobile dal fondo di Valsugana (bivio all'altezza di Strigno-Agnedo) fino all'arcinoto rifugio Cruccolo sulla sinistra idrografica della valle del Maso, si prosegue attraverso l'amena conca di Cenon, superando il rifugio Carlettini, fino al parcheggio allestito in località "Ponte Conseria" (divieto di proseguire in assenza di permesso comunale).

• Partenza.
Da Ponte Conseria (mt 1.468) il sentiero SAT n° 326 sale tra boschi di resinose al vasto pascolo di Malga Conseria (mt l.821) da dove già si scorge l'ampia insellatura che forma il Passo Cinque Croci (mt 2.018) e che permette il collegamento tra Valsugana e Vanoi.
Presso la caratteristica e vetusta croce metallica del valico, che sulle braccia reca altre cinque croci minori ed una commovente preghiera ad esse ispirata, si notano ancora i resti del ridottine di sbarramento in sacchetti a terra e legname eretto nel 1917. Facilmente identificabile, anche se quasi completamente interrato e ridotto a semplice avvallamento del terreno, è pure il lungo camminamento che dal ridottine si dipartiva, in direzione nord, risalendo tutto il versante meridionale del San Giovanni.

• La salita del ripido pendio erboso (sx) non offre particolari difficoltà e permette di verificare di persona l'entità dei lavori di fortificazione eseguiti tra 1916 e 1917. Poche decine di metri sotto la vetta, una feritoia reca ancora, inciso nel cemento quando ancora fresco, lo stemma della compagnia mitragliatrici Fiat che realizzò l'appostamento. Superati gli ultimi resti di baraccamenti e caverne si giunge sull'arrotondata elevazione (mt 2.251), che offre uno stupendo panorama a 360 gradi sui campi di battaglia di novant'anni or sono e sull'intera catena dei Lagorai. In pochi minuti, con facile percorso lungo la pianeggiante cresta prati va, si raggiunge la sommità settentrionale del monte (avamposto italiano) prospiciente il Col dei Fiori ben visibile al di là del sottostante passo di Val Cion (localmente Valzion).

• La discesa potrà avvenire per il dolce pendio del Col della Palazzina (il "San Giovannino" della toponomastica di guerra) e la incassata Val d'Ornella che, incuneata tra i due rilievi e percorsa da un gorgogliante e fresco rio, riporta nuovamente a Malga Conseria.

• Ancor più agevole risulterà una visita a Cima Socede (la "quota 2.179" della toponomastica di guerra), salibile senza alcuna difficoltà direttamente da Passo Cinque Croci in direzione est, dove i resti degli apprestamenti militari impressionano ancora oggi per l'imponenza e l'estensione. Sarà così possibile percorrere l'intera cresta dei Lasteati, tra baranci, mirtilli e rododendri, fino a giungere ai laghetti omonimi passando per i rilievi rocciosi ove nel giugno 1916 persero la vita i s.ten. Marconi e Campiglio- Lombardi del battaglione alpini Val Brenta (quota 2.161 della carta IGM).

• Sulla via del ritorno merita una visita il "Cocuzzolo dei Morti", piccolo dosso un tempo trincerato ed ora colonizzato dai rododendri, ubicato subito a nord-est di Malga Conseria (mt 1.936) e ricordato anche da Mario Mariani nel suo libro "Sott' la naja". Una croce realizzata con vecchie aste metalliche "portareticolati" ricorda oggi il cimiteri no militare che accolse nella primavera del '17 i soldati uccisi dalle numerose valanghe invernali.









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25/02/2023
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