Soldato Ignoto - Gruppo Alpini Roncegno

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Soldato Ignoto

Gli Alpini


SOLDATO IGNOTO



La gloria era un abisso,
che si stendeva dallo Stelvio al mare,
ma l'occhio ardente e fisso
non si distolse e si dovea passare.

E la chiodata scarpa che passava
tritò l'impervio Carso a roccia a roccia;
pigiò nel Piave sacro che arrossava sangue
nemico tratto a goccia a goccia!

Soldato ignoto,
e tu: perduto fra i meandri del destino!
mucchio senza piastrino,
eroe senza medaglia,
il nome tuo non esisteva più.

Finita la battaglia,
fu chiesto inutilmente:
nessun per te poteva dir :
presente!

Il Piave era una diga
file d'elmetti e siepi di fucili,
zappe e chitarre e tutti quanti in riga.

No, generale,
i fanti non son vili:
la Morte li afferrò tra le sue branche,
li strinse a mille nelle ossute braccia,
li rese irriconoscibili
fantasmine disperse fin l'ultima traccia.

Soldato ignoto,
e tu disperso tra i meandri del Destino!
Muto senza piastrino,
eroe senza medaglia,
il nome tuo non esisteva più.

Finita la battaglia
fu chiesto inutilmentema
tra i morti intetti ricercherò l'assente.

Il Carso era una prora,
prora d'Italia volta all'avvenire,
immersa nell'aurora,
con il motto in cima vincere o morire!

E intorno a quella prora si moriva,
mentre alla nave arrise la vittoria
e il nome di ogni fante che periva
passava all'albo bronzeo della storia!

Soldato ignoto,
e tu: ritorna dai meandri del destino!
brilla il tuo bel piastrino,
fregiato della palma:
tu sei l'eroe che non morrà mai più!

E solo la tua salma,
che volta ad oriente,
da Roma può rispondere:
presente!





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25/02/2023
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